Relazione antica, viscerale e controversa quella che lega l’uomo e l’asino.
Compagno fedele dei contadini, relegato spesso a lavori di fatica, l’Asino é una presenza assidua nei “cunti” e nelle storie della tradizione orale sicula come personaggio furbo e intelligente, che spesso ha un ruolo chiave nei punti di svolta delle storie.
Dall’altro lato, l’immagine dell’asino che si impunta e non ne vuole sapere di proseguire, gli ha fatto guadagnare oltre a innumerevoli insulti, pedate, strattoni e angherie nel corso dei secoli, anche la celebre fama di pigro, svogliato, stupido. Accezione questa traslata poi nelle espressioni di “asino e somaro” come insulto comune nelle scuole e in contesti legati all’educazione.
L’etologia di questi sensibili, intelligenti, empatici animali, ci rivela invece che prima ancora di bere e mangiare, l’asino ha bisogno di sicurezza. Finchè l’asino non si sente sicuro e non capisce cosa sta succedendo intorno a lui, non muove un passo.
Le attività di Armònia che coinvolgono umani ed asini hanno l’obiettivo di accordare i linguaggi: apprendere e interiorizzare la leadership e la chiarezza dell’intenzione per poter chiedere ad altri esseri di fidarsi di noi, di camminare insieme.
Osservare, ascoltare, comprendere cosa muove ciò che é altro da noi ci porta ad avere comportamenti più efficaci e rispettosi di noi stessi e degli altri. Gli asini in questo sono grandi maestri. Quanto apprendiamo insieme a loro, lo portiamo con noi nelle vite che ogni giorno ciascuno conduce.
Cosima, Beatrice, Mennula ed Equiseto sono un piccolo branco di asini meticci, di stazza medio/grande, con cui ci accompagniamo reciprocamente da cinque anni. Nel tempo abbiamo studiato e imparato a conoscere le mutuali esigenze, che comprendono spazi di autonomia e libertà alternati a momenti di contatto quotidiano.
Gli asini vivono per alcuni mesi dell’anno allo stato semi-brado grazie ad un sistema di rotazione di pascoli. La loro fissa dimora é invece presso “La Timpa”, dove hanno a disposizione un ampio recinto con una varietà di spazi: da zone alberate e ombrose, a spiazzi in piano dove rotolarsi, a punti più scoscesi e pietrosi dove inerpicarsi.
Abbiamo sperimentato che questo tipo di gestione rispetta la natura e le esigenze delle due specie coinvolte, asini e umani, così che entrambe attendano con gioia e siano vogliose di trascorrere del tempo insieme, in attività educative e di esplorazione.