L’asino accompagna l’umano e l’umano si accompagna all’asino in queste escursioni in cui camminare insieme vuol dire accordare il passo e il respiro, poter percorrere il sentiero senza peso, perché il bagaglio lo sta trasportando un compagno leale, un amico che ci accompagna nell’esplorazione.
L’esperienza si arricchisce di una sensazione antica, di appartenenza alla montagna, regalandoci momenti indimenticabili.
Nell’escursione someggiata si cammina fianco a fianco all’asino. Avviene naturalmente che l’andatura dell’uomo si accordi con quella dell’asino e viceversa, ritmati dal suono degli zoccoli e dei passi.
Andare in montagna accompagnati da un asino amplifica i sensi sopiti e risveglia in noi delle sensazioni arcaiche, di connessione con gli elementi naturali.
Per poter condurre un asino, specie al di fuori degli spazi a lui familiari, è necessario che ci riconosca come guide, che si instauri un rapporto di reciproca fiducia.
Questo ha molto a che vedere con la nostra presenza, con l’intenzione che mettiamo in ogni richiesta e con il modo in cui formuliamo tale richiesta.

Cosa portare

Conduciamo gli asini in montagna senza finimenti costrittivi, ma utilizzando un metodo etologico di addestramento, basato sullo studio e sulla comprensione del comportamento umano e asinino.
Per poter partecipare ad un’escursione someggiata é necessario aver frequentato un laboratorio a scelta tra: “Piacere, Asino” e “In connessione con l’Asino”, così da aver acquisito le necessarie competenze teorico/pratiche.

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