Il Parco delle Madonie, istituito nel 1989 é un'area naturale protetta di 39.679 ettari compresa tra i bacini idrografici dei fiumi Himera e Pollina. In un territorio limitato racchiude un Geoparco europeo e una straordinaria eredità di biodiversità ambientale, geologica, botanica e paesaggistica, unitamente alla ricchissima eredità storico-culturale oggi visibile nei suoi quindici comuni e nella sopravvivenza di antichi mestieri legati alla terra e ai suoi elementi.
L'area montuosa conosciuta con il nome di Madonie, situata nella zona settentrionale della Sicilia, si distingue in tre zone. Nel versante settentrionale si trovano uliveti secolari, sugherete ed i castagneti di Gibilmanna. Il massiccio centrale, la cui la vetta più alta é Pizzo Carbonara (1979 m), con i suoi agrifogli giganti, i boschi di lecci arrampicati su rocce calcaree e le sublimi faggete, costituisce il cuore del parco dove creature come le aquile reali scelgono di nidificare, tra le falesie adornate di boschi verticali. Il versante meridionale regala invece depositi di gesso e argille varicolori.
La millenaria presenza dell’uomo in questo territorio ha contribuito a plasmare non solo i paesaggi ma anche le culture del popolo madonita, che per centinaia di anni ha avuto la sensibilità di conservare l’ambiente in cui vive.
Una piccola valle montana, delimitata dal fiume “San Nicola” e dalla cresta rocciosa della “Giuffaria” che, dopo decenni connotati dall’abbandono delle terre, spontaneamente si ripopola.
La Valle é un articolato ecosistema naturale e umano, sano e rigoglioso, in cui il supporto reciproco, materiale ed immateriale, diventa pilastro di condivisione di una vita scelta in montagna. La Valle é un territorio abitato da persone e progetti che tessono relazioni, su più livelli, trame che arricchiscono di umanità la nostra stravagante specie.
Il paesaggio ambientale é racchiuso tra Monte dei Cervi, Monte Mufara e l’anfiteatro della Quacella in lontananza, che costituiscono il bacino idrico del piccolo ecosistema Valle. Quello che storicamente era un sistema complesso di rigogliosi “jardina” e canali di acqua, oggi é molto più selvatico, nonchè a rischio incendi e idrogeologico.
Il paesaggio sociale é costituito da piccoli nuclei di umani e famiglie che condividono diverse forme di convivialità, socialità, solidarietà e collaborazione.
Porto di Terra é un’associazione di Promozione Sociale fondata nel 2015 da un gruppo di amici che hanno arricchito il proprio percorso di ritorno alla terra con un’organizzazione che lo associasse ad esperienze virtuose di economia e condivisione con altri enti, comunità ed individui.
La sede di Porto di Terra é un fondo montano nel cuore delle Madonie, in una valle vicina al paese di Polizzi Generosa. Nel corso degli anni il gruppo originario si é modificato e anche la casa ha progressivamente mutato il suo ruolo da abitazione collettiva a spazio di aggregazione: per i membri dell'associazione e per gli altri abitanti della valle, per amici e viaggiatori, volontari, curiosi e familiari di passaggio.
Le attività sono ispirate ai principi della permacultura e dell’agroecologia. Alcuni dei componenti dell’associazione, insieme ad altri vicini, portano avanti piccole produzioni agroalimentari per l’autoconsumo e lo scambio: olio extravergine d'oliva, raccolte di erbe spontanee, preparati medicamentosi di erbe, pane, piccoli ortaggi e conserve.
Le attività aperte al pubblico sono formazioni di educazione non formale nel campo dell’ecologia, spesso legate a saperi della cultura contadina. Negli eventi culturali, l’arte entra in maniere diverse nella costruzione del paesaggio e dei modi di stare in montagna.
La Timpa é un eredità collettiva, una grande casa in una posizione strategica dell’ecosistema Valle. Un terreno di 7 ettari che risponde, tra le tante, alle funzioni di sede aziendale, casa degli asini e base operativa del progetto Armònia.
Soprannominata ‘La Casa del Prete’, le generazioni viventi non hanno memoria del grande giardino, con un'aia che fa immaginare antiche produzioni di grano probabilmente con una rilevanza collettiva.
L’approdo é lento e meditativo, in un movimento di domesticazione e idratazione del giardino e del suolo. I primi ad abitare La Timpa sono Cosima, Beatrice, Mennula ed Equiseto, con l’obiettivo che la loro presenza possa essere un importante fattore di rigenerazione del suolo attraverso il pascolo olistico e la valorizzazione del loro prezioso letame.
É casa e casa vacanze, fissa dimora del nostro piccolo branco. Un grande recinto che anche per loro é casa, nonchè una zona intorno dedicata, che facilita un primo incontro tra umani ed asini in uno spazio sicuro, scelto perchè ombreggiato da grandi roverelle sulle quali Cosima, Beatrice, Mennula ed Equiseto amano grattarsi.