Questo semplice e breve itinerario si caratterizza per l'ampia e verde prateria dove
il pastore Giacinto e il Marcato di Piano Farina, con il suo pagliaio, permangono nonostante le difficoltà di un mondo che cambia, per custodire antiche pratiche e saperi, raccontando una trama rara che si intreccia tra uomo e montagna.
I boschi di querce e i grandi meli selvatici, le cui chiome sono spesso adornate dal Vischio, vengono intervallati dalla presenza di rocce che cadono a picco sull’Orrido di Fosso Canna. Si tratta di un vallone densamente alberato che, con i suoi lecci arrampicati su verticali pareti rocciose, si rivela l’habitat ideale a custodire creature uniche come le Aquile Reali.
Nonostante il sentiero sia breve si ha modo di godere a pieno dell’essere nel cuore del Parco delle Madonie.
Lo testimonia la meravigliosa visuale cui lo sguardo si apre: a nord il Mar Tirreno, a est la presenza dell’Etna e a ovest le principali vette del parco.
Tali caratteristiche assicurano a questo cammino il gusto del sublime, che silenzioso dimora in questo territorio.